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ha guardato l’umiltà della sua serva (Lc 1, 46-
47). Agostino, nel commento al salmo 73, mette
in relazione la povertà di spirito con l’umiltà:
«Chi sono i poveri di spirito� �li umili: co-Chi sono i poveri di spirito� �li umili: co-
loro che trepidano di fronte alla parola di
Dio, coloro che confessano i propri peccati;
coloro che non ripongono la loro fiducia nei
propri meriti e nella propria giustizia. Chi
sono, ancora, i poveri di spirito� Coloro che,
quando fanno qualcosa di buono, ne lodano
Dio e, quando fanno qualcosa di male, ac-
cusano se stessi» (Comm. al salmo 73, 24).
La povertà in spirito è una disposizione del cuore,
che consente di riconoscere il Signore come sua
unica ricchezza, e pone ogni bene materiale sotto
la dicitura del dono. Povertà in spirito è fidarsi di
colui che mi ha pensato, voluto, creato, inviato in
questo mondo, perché con la mia vita sia un se-
gno del suo amore per gli uomini. Povertà in spi-
rito significa ritenersi debitori ed essere ricettori positum, insisteva sulla povertà assoluta, che ha
della grazia del Signore, come il pubblicano nel come unica ricchezza Dio, grande e ricchissi-
tempio, quando a testa bassa e, senza anteporre mo possesso comune (cfr. serm. 355, 2). «Chi
meriti, invoca la misericordia divina: Abbi pietà possiede Dio è beato» (De vita beata 11), dal
di me che sono peccatore (Lc 18, 13). momento che il vuoto di Dio nel cuore umano o
Tuttavia la povertà in spirito richiede anche quella sazietà di beni che esclude e rinnega Dio,
un segno esteriore, come ricorda san Luca nel- sono terribile miseria e originano le esperienze
la corrispondente beatitudine (6, 20), che si dell’uomo fallito. La vera scienza della vita con-
concretizza in una esistenza austera e spoglia, siste nel riconoscere il ruolo che compete a Dio
attenta a condividere la vita dei più bisognosi. e all’uomo: «È tutta qui la sublime scienza, sape-
La condizione di povertà non va confusa con re che l’uomo in sé è nulla e il suo valore deriva
l’indigenza né con la miseria, contro le quali oc- da Dio e deve essere posto al servizio di Dio»
corre battersi. La povertà è un valore autentico (Comm. al salmo 70, disc. I, 1).
quando è vissuta per il Regno, ovvero quando si La cura della povertà nel cuore e verso i beni è
valutano le ricchezze per quello che realmente il programma di vita che Chiara adotta già dalla
sono, senza caricarle di una preziosità che non sua più tenera età, quando al compimento dei
hanno, arrestando o distogliendoci dal cammi- sei anni, entra nel reclusorio per servire Dio:
no verso Dio. tutto è il Signore per lei! Il segno di questa ric-
Essere pauper Dei, raccomandava ai suoi mo- chezza interiore è la capacità di vivere staccati
naci, il vescovo Agostino: spiegando il suo pro- dai beni materiali, di non essere preda dell’avi-
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