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dità. La povertà appartie-
ne al suo cuore, più che ad
uno stile di vita quotidia-
na o ad una prescrizione
della Regola di s. Agosti-
no. È un valore scelto per
amore e non subìta né
imposta alle consorelle.
La povertà materiale è da
lei accolta come un atto
terapeutico, per liberare
il cuore dai bisogni e dalla
cupidigia. I testimoni del
Processo, ricordano a più riprese come Chiara e Alla povertà, si accompagnano altre virtù, quali
le sue compagne vivessero in assoluta povertà e la pazienza, la fortezza, l’umiltà, la temperanza,
ciò che era dato a lei, per amor di Dio, non lo la mitezza, la disponibilità totale alla volontà di-
tratteneva per sé: tolto quanto le bastava appe- vina, la generosità. Essa aiuta a guardare i beni
na per un pasto, distribuiva ai bisognosi tutto e gli eventi della storia con la lucida consapevo-
il resto e spesso anche ciò che era lezza che sono frutto della gratuita benevolenza
necessario per il suo vitto. La po- di Dio. Quanto siamo e quanto abbiamo ricevu-
vertà è una beatitudine se ti porta to, è reinvestito nel dono, gratuitamente, per cui
ad entrare in empatia con gli ul- dilaga, nel cuore, lo stupore e la lode.
timi, se diventa apertura all’altro, La povertà del cuore può essere declinata sotto
riconoscendone le necessità, sen- un’altra prospettiva: come rinuncia al proprio
tendo nel proprio corpo le sue “io”. Noi spesso siamo presuntuosi, basiamo la
pene. La povertà materiale è un vita su noi stessi, sui nostri meriti e capacità;
valore quando indirizza il cuore tutto ciò può essere riordinato con l’obbedienza.
all’esercizio della compassione. In Chiara era obbediente e molto volentieri e pron-
questa condizione di indigenza,
Chiara esortava le suore alla pa-
zienza, celebrando la povertà in
un modo tale che si sentivano più
sazie e piene che se avessero avuto
il solito cibo o anche molto di più.
Questa insistenza sulla povertà
serve a far emergere la ricchezza
che, con gesti e parole, trasmette-
va a quanti si avvicinavano. Colo-
ro che si allontanano da Chiara,
conservano in sé quelle parole che
riguardano esclusivamente Dio.
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