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“Prendi e leggi”
Gèttati in Lui senza timore.
Non si tirerà indietro per farti cadere.
Gèttati tranquillo, Egli ti accoglierà e ti guarirà.
A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla,
che diceva cantando e ripetendo più volte:”Prendi e leggi, prendi e leggi”.
Mutai d’aspetto all’istante e cominciai a riflettere... Arginata la piena delle
lacrime, mi alzai. L’unica interpretazione possibile era per me che si trattasse
di un comando divino ad aprire il libro e a leggere il primo verso che vi avrei
trovato.
Avevo sentito dire di Antonio che ricevette un monito dal Vangelo, soprag-
giungendo per caso mentre si leggeva:”Va’, vendi tutte le cose che hai, dàlle
ai poveri e avrai un tesoro nei cieli, e vieni, seguimi”. Egli lo interpretò come
un oracolo indirizzato a se stesso e immediatamente si rivolse a te. Così tor-
nai concitato al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro
dell’Apostolo all’atto di alzarmi.
Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi.
Diceva:”Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle im-
pudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù
Cristo né assecondate la carne nelle sue concupiscenze” (Romani 13.13s).
Non volli leggere oltre, né mi occorreva.
Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza
penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono.
c arissimi Fratelli e Sorelle, S. Agostino, Le Confessioni 8,12.29
in questo tempo di grande prova per tutti, attingiamo la speranza
e la forza dalla Parola di Dio che sempre trasforma il cuore di ogni
uomo e donna, in ogni tempo e in ogni luogo. La preghiera poi
che sgorga da questa fonte diventi Benedizione per tutti!
Vi portiamo nel cuore, sempre e per sempre!
Le vostre Sorelle Agostiniane di Montefalco
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