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Camminando con S. Agostino: a quella città, lontano dalla qua-
Hai trafitto il cuore con la tua Parola le viviamo noi pellegrini, ci sono
e da allora ti ho amato. Dgiunte delle Lettere: sono le
(Conf. 10,6,8) Scritture che ci esortano a vivere bene.
(Esp. Sl. 90,D.2,1)
Il nostro cibo quotidiano su questa terra
è la Parola di Dio.
(Disc. 56,6,10)
Come irrorato dalle gocce della rugiada
divina che cadono dalla nube delle Scrit-
ture, il cristiano pervenga, quale cervo,
alla fonte della vita, e in quella luce veda
la luce e si celi dal turbamento degli uo-
mini nel Volto di Dio, donde dirà: Qui si
sta bene, non voglio null’altro, qui amo
tutti e non temo nessuno. È questo un
buon desiderio, un santo desiderio: voi
che già lo avete, rallegratevene con noi,
e pregate affinché lo possediamo sem-
pre, e non veniamo meno in mezzo agli
scandali…
(Esposiz. sul Salmo 38,6)
La bocca di Cristo è il Vangelo. Egli sie-
de in cielo, ma non cessa di parlare sul-
la terra. Cerchiamo di non essere sordi:
poiché egli parla con voce potente. Cer-
chiamo di non essere come dei morti:
poiché la sua voce è un tuono.
(Disc. 85,1,1)
La Parola non entra nel vostro cuore,
perché non è accolta dal vostro cuo-
re. La parola di Dio è infatti per i fedeli
come l’amo è per i pesci: prende quan-
do è presa.
(Comm. Vang.Gv. 42,1)
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