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primo termine rimanda al saluto degli     della vita di Gesù: la passione (“il testi-
            ebrei, mentre il secondo al saluto dei    mone fedele”), la risurrezione (“il pri-
            greci. In tal modo nel saluto iniziale    mogenito dei morti”), la glorificazione
            sono  compresi  tutti, i  cristiani  prove-  (“il sovrano dei re della terra”). Siamo
            nienti dall’ebraismo e quelli prove-      davanti a una professione di fede cri-
            nienti dall’ellenismo. I beni messianici   stologica.
            riguardano l’intera Chiesa e l’intera   • Segue  una  breve  dossologia  (cf  Ap
            Chiesa trova nei beni messianici l’og-    1, 5-8). Al riguardo, al di là di singo-
            getto della propria attesa.               li  dettagli,  è importante  rilevare che
          • Nel testo si trova, poi, una presenta-    Giovanni avverte la necessità di riaf-
            zione di Dio e del Suo Figlio Gesù.       fermare il contenuto dell’annuncio, la
            Dio è descritto con parole che riman-     buona notizia del Vangelo. L’Apocalis-
            dano all’Esodo (3, 14) e alla rivelazione   se, infatti, è una buona notizia, è un
            del nome divino: “Colui che è, che era    lieto annuncio che, qui, viene espresso
            e che viene”. Qui, nell’Apocalisse, il    con riferimenti al profeta Daniele (7,
            contenuto di quel nome viene esplici-     13) e al profeta Zaccaria (12, 10.14).
            tato: Dio è il Signore di tutta la storia,   • La  conclusione  della  parte  introdut-
            passata, presente e futura. In tal modo   tiva è caratterizzata da una rinnovata
            si sottolinea che tutte le vicende uma-   affermazione relativa alla signoria del
            ne sono nelle mani di Dio. E lo si sotto-  Signore sulla storia: “Io sono l’Alfa e
            linea mentre ci si rivolge a cristiani che   l’Omèga, Colui che è, che era e che
            sono perseguitati e un pò disorientati.   viene, l’Onnipotente!”.
            Si noti anche che nel giudaesimo si era   A sintesi di quanto approfondito, si pos-
            soliti dire a proposito di Dio: “Colui che   sono fare tre osservazioni a partire dalle
            è, che era e che sarà”. Giovanni sostitu-  quali tradurre in termini di vita spirituale
            isce “che sarà” con “che viene”. Così è   la Parola di Dio a noi donata.
            ancora di più precisato il tema dell’an-
            nuncio presente nel testo, ovvero la ve-  1. La struttura del brano è teocentri-
            nuta del Signore nell’oggi della storia.   ca. Sia all’inizio sia alla fine di esso, in-
            I sette spiriti sono gli arcangeli che,   fatti, Dio è riconosciuto come il Signo-
            secondo la tradizione giudaica, stanno   re della storia. È per questo che, anche
            davanti al trono di Dio (cf Ap 3, 1; 4, 5;   nelle tribolazioni del tempo presente, si
            5, 6).                                  può sperare. Tutto è nelle mani di Dio
            Gesù è descritto con tre titoli: “il testi-  che conduce ogni avvenimento secon-
            mone fedele, il primogenito dei morti   do un disegno di provvidenza. In questo
            e il sovrano dei re della terra”. Sono   quadro teocentrico è inserito il dramma
            titoli che sembrano evocare alcune      della salvezza, che si realizza in Gesù e
            espressioni del salmo 89, un vero e     nel  fatto  della  Sua  morte  e  risurrezio-
            proprio inno alle fedeltà di Dio e alla   ne. Questo fatto, che porta i segni della
            Sua vittoria sui popoli ribelli. Questi   passione e della croce, è ricordato per
            tre titoli ricordano i momenti principali   tre volte in poche righe: “il testimone
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