Page 22 - Numero 4-2020
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za. La rivelazione di cui si parla ha la che dovranno acca-
sua origine nel Padre (“al quale Dio la dere tra breve” (v.
consegnò”), come successivi mediato- 1). La stessa espres-
ri Gesù Cristo, l’angelo e Giovanni (cf. sione la ritroviamo
v. 1-2), e come termine l’assemblea al termine del libro:
liturgica. È importante annotare il par- “Le cose che devono
ticolare dell’assemblea liturgica, che accadere tra breve”
(22, 6).
Questa espressione pro-
viene dal libro di Danie-
le (2, 28). Lì, il profeta è
chiamato a dare spiega-
zioni di un sogno fatto dal
re Nabucodonosor. Nessu-
no tra gli indovini della cor-
te reale è in grado di capire
il significato di quel sogno, ma
Daniele sì. Qui, allo stesso modo,
quanto viene rivelato non può es-
sere conosciuto dagli uomini in virtù
della loro sapienza, ma solo da colui al
quale il Signore lo rende manifesto. Di
che cosa si tratta? Certamente del pia-
no salvifico di Dio, che ha trovato pie-
no compimento nel Figlio fatto uomo,
morto e risorto, e ora nella gloria del
cielo; piano salvifico che ora si ren-
de presente e operante nella storia.
Quanto a ulteriori dettagli, questi sa-
ranno oggetto del contenuto del libro.
Qui si aggiunge l’elemento della pros-
simità di ciò che deve accadere: “tra
appare evidente nel fatto che la rivela- breve”. Infatti “il tempo è vicino” (v.
zione deve essere letta e ascoltata (cf. 3). C’è, dunque, un’urgenza spirituale
v. 3): letta ad alta voce da un lettore che anima il testo e anche colui che lo
e ascoltata con fede da un’assemblea. legge.
La dimensione liturgica, che sarà pre- • L’Apocalisse non è solo un annuncio,
sente in tutta l’Apocalisse, è qui già ma anche un appello: si preoccupa
insinuata in modo piuttosto chiaro. di indicare ciò che è necessario fare.
• Il contenuto del messaggio è indicato Sia nell’intestazione (cf 1, 3) sia nel-
dalla seguente espressione: “Le cose la conclusione (22, 6-20) è indicato
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