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za. La rivelazione di cui si parla ha la                    che dovranno acca-
            sua origine nel Padre (“al quale Dio la                     dere tra breve” (v.
            consegnò”), come successivi mediato-                        1). La stessa espres-
            ri Gesù Cristo, l’angelo e Giovanni (cf.                    sione  la  ritroviamo
            v. 1-2), e come termine l’assemblea                        al termine del  libro:
            liturgica. È importante annotare il par-                   “Le cose che devono
            ticolare dell’assemblea liturgica, che                    accadere tra breve”
                                                                     (22, 6).
                                                                    Questa espressione pro-
                                                                    viene dal libro di Danie-
                                                                   le (2, 28). Lì, il profeta è
                                                                  chiamato a dare spiega-
                                                                 zioni di un sogno fatto dal
                                                                re Nabucodonosor. Nessu-
                                                               no tra gli indovini della cor-
                                                              te reale è in grado di capire
                                                            il significato di quel sogno, ma
                                                           Daniele sì. Qui, allo stesso modo,
                                                          quanto viene rivelato non può es-
                                                        sere conosciuto dagli uomini in virtù
                                                      della loro sapienza, ma solo da colui al
                                                      quale il Signore lo rende manifesto. Di
                                                      che cosa si tratta? Certamente del pia-
                                                      no salvifico di Dio, che ha trovato pie-
                                                      no compimento nel Figlio fatto uomo,
                                                      morto e risorto, e ora nella gloria del
                                                      cielo; piano salvifico che ora si ren-
                                                      de presente e operante nella storia.
                                                      Quanto a ulteriori dettagli, questi sa-
                                                      ranno oggetto del contenuto del libro.
                                                      Qui si aggiunge l’elemento della pros-
                                                      simità di ciò che deve accadere: “tra
            appare evidente nel fatto che la rivela-  breve”. Infatti “il tempo è vicino” (v.
            zione deve essere letta e ascoltata (cf.   3). C’è, dunque, un’urgenza spirituale
            v. 3): letta ad alta voce da un lettore   che anima il testo e anche colui che lo
            e ascoltata con fede da un’assemblea.     legge.
            La dimensione liturgica, che sarà pre-  • L’Apocalisse non è solo un annuncio,
            sente in tutta l’Apocalisse, è qui già    ma anche un appello: si preoccupa
            insinuata in modo piuttosto chiaro.       di indicare ciò che è necessario fare.
          • Il contenuto del messaggio è indicato     Sia nell’intestazione (cf 1, 3) sia nel-
            dalla seguente espressione: “Le cose      la conclusione  (22, 6-20) è indicato
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