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del credente, svuotando di valore la cro- tà umana viene aiutata da Dio a com-
ce di Cristo. Per il monaco Pelagio e i piere le opere della giustizia nel modo
suoi discepoli, l’uomo basta a se stesso seguente: oltre ad essere stato creato
nell’osservanza della Legge cristiana e con il libero arbitrio [della volontà], oltre
nella volontà di sfuggire al peccato; la a ricevere la dottrina che gli comanda
natura umana è buona e possiede in sé come deve vivere, l’uomo riceve fin d’o-
la forza per scegliere di non peccare; ra, mentre cammina nello stato di fede e
Dio dà degli aiuti, concede come grazia non di visione, lo Spirito Santo, il quale
il libero arbitrio, il decalogo, l’esempio suscita nel suo animo il piacere e l’amore
morale di Cristo, ma non va oltre nell’o- di quel sommo bene che è Dio» (Lo spiri-
rientare e dirigere la volontà dell’uomo to e la lettera 3.5). «La grazia non ci vie-
nell’esercizio del bene. ne data perché abbiamo già fatto opere
Agostino si preoccupa di unire nel cre- buone, ma perché le possiamo fare, cioè
dente la necessità della grazia divina e non perché abbiamo osservato la legge,
l’esercizio della libertà dell’uomo nell’o- ma perché la possiamo osservare» (ivi,
perare il bene. Egli sottolinea la schiavi- 10.16).
tù in cui si trova l’uomo a causa del pec- Interessante a riguardo è la celebre pre-
cato originale: solo Cristo può salvare ghiera delle Confessioni: Da quod iubes,
questa umanità, questa massa peccati, et iube quod vis (“Concedi di fare ciò che
indipendentemente da qualsiasi merito comandi e comanda ciò che vuoi”). In
dell’uomo. In questa situazione la essa vi è l’espressione breve ed efficace
grazia ha l’aspetto dell’aiuto in- della necessità della grazia e della dispo-
dispensabile, affinché l’uomo nibilità dell’uomo a compiere i coman-
possa operare il bene. La damenti divini. Dio agisce nell’uomo per
presenza dello Spirito di l’attrazione del suo amore ed attende la
Dio nell’uomo dà la pos- nostra risposta. Questo “aiuto” di Dio è
sibilità di realizzare ope- necessario all’uomo per tutta la sua vita
re buone. Questo aiuto e non solo nel primo istante per uscire
di Dio, dato all’uomo dal peccato. Anche il giusto ha bisogno,
gratuitamente, è ciò per fare il bene, del costante sostegno
che si chiama “gra- della grazia divina. Perciò essa esclude
zia”, la quale porta ogni possibilità di gloriarsi davanti a Dio,
in dote con sé la vera dal momento che tutto ciò che siamo e
libertà: la grazia del- abbiamo, è frutto di un dono ricevuto.
lo Spirito Santo non Agostino si interroga se la fede con la
distrugge il libero ar- quale noi crediamo in Dio sia in nostro
bitrio dell’uomo, ma potere. La risposta è duplice: è in nostro
lo sana, lo libera, lo potere ed è dono di Dio. In nostro potere,
conferma: perché «la fede è in nostro potere, tan-
«Noi al contrario di- to che ciascuno crede quando vuole, e
ciamo che la volon- quando crede, crede perché vuole» (ivi,
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