La Liturgia delle Ore, in particolare, è il dialogo d’amore della Chiesa-Sposa con lo Sposo. In questo dialogo l’universo respira e attinge forza. Essa è partecipazione sacramentale alla preghiera di Gesù Cristo. Il contenuto della Liturgia delle Ore è fondato sui salmi e sulla lettura della Parola di Dio: Antico e Nuovo Testamento, Lettere cattoliche e altri scritti.
I tempi della preghiera ci rammentano che ogni ora è una cara ora, un tempo amato, un tempo nel quale ci è possibile incontrare l’amore multiforme di Dio e dove, soprattutto, incontriamo Dio stesso. Infatti i primi cristiani hanno collegato a ogni ora un diverso mistero della vita di Gesù.
I Salmi non sono solamente poesie umane, ma – come ci dice la Tradizione – sono parole che il Dio eterno ha rivolto a noi.
L’Ufficio delle Letture è il primo ufficio divino del mattino. È costituito da un Inno, tre Salmi, e due letture lunghe. La prima è un brano Biblico e la seconda è un passo dei Padri della Chiesa o un documento della Chiesa.
Le Lodi sono la preghiera del mattino, ci introducono nel ricordo del sole della risurrezione che risplende uscendo dalle tenebre del sepolcro. Quando sorge il sole, il cuore dell’uomo si apre a lodare Dio.
L’ora di Terza è il momento in cui, nel giorno di Pentecoste, lo Spirito Santo discese sui discepoli. Così anche su noi lo Spirito Santo ridesterà la fiamma del fuoco dell’amore, in modo che plasmi il nostro lavoro e tutta la nostra giornata.
L’ora di Sesta è quella in cui Pilato, secondo Giovanni, pronunciò la condanna a morte di Gesù. Verso mezzogiorno si sono affievoliti i nostri propositi di essere vigili in ogni momento. È un momento di sospensione salutare che fa spirare nell’anima l’alito fresco dello Spirito di Dio in modo che il nostro cuore ritrovi pace nell’agitazione del giorno e noi possiamo tornare in sintonia con l’intimo del nostro io.
L’ora di Nona è l’ora in cui Gesù muore in croce per noi. I salmi di Nona sanno bene che tutto il nostro affaccendarci è inutile se non è sorretto dalla Benedizione di Dio: "se il Signore non costruisce la casa invano faticano i costruttori".
Il Vespro, l’ora della sera, ha preso il nome dalla stella della sera, Espero. È la stella degli innamorati. Essa annuncia riposo e pace agli affaticati. Il Vespro è con le Lodi tra i momenti più antichi della preghiera. Al termine della giornata non guardiamo più al nostro lavoro, ma rivolgiamo lo sguardo a Dio, che è il vero centro della nostra vita. Guardiamo a Cristo che è la vera luce che illumina i nostri cuori e che con la sua risurrezione ha scacciato ogni notte.
Compieta infine chiude il giorno. Completum est, è finito. Nella Compieta si invoca nella preghiera la protezione di Dio durante la notte. È la richiesta di trovare rifugio nelle braccia amorose di Dio, per esservi custoditi da tutti i pericoli delle tenebre.